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Lavori da casa? Alcuni consigli per restare produttivo

Il fenomeno del lavoro da casa è sicuramente in crescita, sia tra i lavoratori dipendente che tra i professionisti. Lavorare da casa è sicuramente un gran vantaggio, specie per molte categorie professionali, è più facile conciliare famiglia e lavoro, si evitano costosi spostamenti, si risparmiano costi fissi legati all’ufficio, ecc.

Tuttavia il rischio è che si inizi ad impigrirsi, a prendere abitudini negative (es. alzarsi tardi, perdere tempo in attività poco utili, ecc.).

Per questo motivo abbiamo pensato di riportare alcuni consigli che riteniamo possano essere utili per rimanere efficienti e produttivi:

  • Attenzione alle distrazioni o interruzioni: a casa non c’è il vostro capo che vi riporta alle priorità del giorno, o che controlla se state guardando la TV o Facebook, o magari vi impegnate in altre attività utili ma non legate alla vostra professione: bucato, bambini, ecc. E’ importante rimanere focalizzati sulle attività importanti. Attenzione anche a parenti o amici che sapendovi a casa, decidano di passare a trovarvi: per loro si tratta di una pausa di relax, ma per voi si tratta di orario di lavoro. Comportatevi come se il lavoro si svolgesse in un ufficio “normale”;
 
  • Rispettate un orario di lavoro, anche se non è strettamente necessario. Rispettare gli orari dedicati al lavoro, rispetto a quelli dedicati alle pause o al relax è molto utile per rimanere operativi sulle attività necessarie. E’ vero che persone, magari che svolgono attività molte creative, preferiscono lavorare di notte o in altre situazioni meno canoniche, ma mantenere gli orari aiuta di molto al rispetto delle scadenze e degli impegni assunti;
 
  • Rispettare la lista delle “cose da fare”, soprattutto per le attività che hanno un’alta priorità e/o un’alta importanza per la vostra attività. Molto spesso le attività che includono una più alta componente di stress (es. la telefonata al nuovo cliente) vengono rimandate. Questo alla lunga può compromettere i risultati commerciali della propria attività;
 
  • Fissate periodicamente delle occasioni di check del vostro lavoro. Un buon modo potrebbe essere quello di fissare delle riunioni con il vostro cliente, di analisi dello stato di avanzamento del lavoro/progetto. Tali impegni fissi con un riferimento esterno (es. cliente, partner di lavoro, socio, ecc.) sono sicuramente uno stimolo a rimanere allineato con lo stato di avanzamento del progetto. Un altro modo è quello di fissare preventivamente delle call via telefono o skype sempre per analizzare lo stato del progetto/lavoro;
 
  • Siate più social. Lavorando da casa potrebbe ridurre le occasioni di incontro, sia con potenziali clienti, sia in generale riduce il numero di contatti ed iterazioni col mondo esterno. Ad esempio frequentate con maggiore frequenza le serate di incontri tra imprenditori, le associazioni professionali, anche gli incontri informali tipo aperitivi e cene e, ad esempio, preferite il telefono alle email. Un altro modo per alimentare le relazioni sociali utili a qualunque business è quello di non pranzare mai soli, e cogliere la pausa pranzo come occasione per incontrare nuovi prospects o tenere vivi i rapporti esistenti;
 
  • Automotivatevi, ad esempio con corsi, webinar, libri, video e audio corsi. 
 
  • Ascoltatevi, e se proprio il lavoro in solitaria non vi piace, trovate il modo di lavorare con a fianco altre persone, come ad esempio in spazi di coworking.

 

Hai avuto esperienze di lavoro da casa? Raccontaci la tua esperienza utilizzando i commenti sotto.

 

 

About Alberto Baruffaldi

Società: fd research group srl  -  Aree di competenza: Controllo di Gestione, Finanza Aziendale e Business Development  -   Interessi: Coaching, No Profit, Business Networking e nuove tecnologie.

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16 commenti

  1. Interessante articolo.

  2. Sono d’accordo che bisogna rispettare un orario di lavoro.
    Io cerco di lavorare 9 ore al giorno

  3. Consiglio la lettura di questo articolo.

  4. @Michele: Grazie per il tuo commento. Permetterà sicuramente ad altre persone di leggerlo

  5. @Edyta: Ciao Edyta!
    Grazie per il tuo commento.
    Gestendo bene le priorità si può lavorare meno tempo e fare molto di più!
    Buon… lavoro!
    Giuliano

  6. @Angelo: Grazie per il tuo consiglio di lettura :-)

  7. Forse é stato un commento molto breve, ma non ho trovato un aggettivo più corretto.
    Il non lavore da casa, ma sono convinto che i punti segnati nell’articolo possano valere anche per chi lavora in ufficio.
    Il problema é il solito: cosa mi interessa veramente, e come utilizzo ciò che ho e con quali responsabilità.

  8. Ciao Michele.
    Concordo con quello che dici.
    E’ importante darsi delle “regole” e soprattutto rispettarle.
    Come scrive Alberto, il rischio di “impigrirsi” è alto…
    Proprio per questo rimanere focalizzati, frequentare eventi di business e monitorare il proprio lavoro è molto importante.
    CIAO!!!

  9. Ho avuto lo studio a casa per parecchi anni e mi ritrovo in pieno nelle situazioni descritte dall’articolo!
    Ho trasferito lo studio fuori casa da un paio di anni, non credo che tornerei indietro sulla decisione presa: è più facile rimanere concentrati e non essere distratti da tante altre situazioni, è più facile tenere separati, a livello mentale, ufficio e casa. Ammetto però che, seppur con lo studio fuori casa, questo promemoria possa essere comunque utile.

  10. Ciao Anna!
    Sicuramente, come sottolinei tu, tenere i due ambienti separati aiuta molto a concentrarsi.
    Conosco diverse persone che hanno dedicato una stanza che chiudono a chiave quando hanno finito ed altre persone che hanno un’anta dell’armadio con dentro Pc, faldoni, ecc…
    L’importante è trovare la propria collocazione e rimanere focalizzati sull’obiettivo.
    E come dici tu, i consigli dell’articolo aiutano comunque a fare questo!
    A presto e… buon lavoro!
    Giuliano

  11. Lavorare da casa è un concetto relativamente nuovo.
    Ricordo che, negli anni 90, molte persone, sentendo parlare di telelavoro, pensavano che fosse una professione nuova, anzichè un metodo innovativo per gestire tante professioni tradizionali.
    Altro errore dell’epoca era quello di offrire l’opportunità di lavorare da casa solo a donne con figli molto piccoli da accudire, in attesa di mandarli all’asilo e di riprendere quindi l’impiego in forma tradizionale.
    Oggi le potenzialità del lavoro a domicilio a ogni età sono sempre più evidenti, anche se l’Italia è ancora molto indietro rispetto a Paesi come la Finlandia dove il 35% della popolazione attiva lavora in gran parte o esclusivamente da casa.
    Io mi occupo di comunicazione e lavoro molto da casa. Devo dire che l’articolo offre buoni spunti. La flessibilità e la velocità nel lavoro si acquistano strada facendo ma vi consiglierei anche un libro scritto nel 2000 da Jean Louis Servan Schreiber “L’arte del tempo” RCS libri, che mi ha aiutato molto nella gestione quotidiana degli impegni, presentandoli in modo molto piacevole, sintetico e competente.

  12. Edoardo, grazie per il tuo contributo.
    Come scrivi tu è molto importante gestire bene il tempo.
    Lavorare da casa può permettere di ottimizzare tantissimo i tempi non avendo spostamenti, come far perdere una marea di tempo in distrazioni “domestiche”.
    Gestire bene il tempo diventa la chiave. In casa o in ufficio…
    Grazie!
    Giuliano

  13. Interessante e utile….ritengo utile anche se può sembrare banale, il fatto di “vestirsi e sistemarsi” come se si andasse in ufficio….questo non vuol dire necessariamente girare per casa col tacco 12 o in giacca e cravatta, ma nemmeno rimanere in pigiama col pc davanti…il fatto di darsi un “tono” anche casual ma come se si andasse fisicamente in ufficio permette a mio avviso di agevolare lo spirito lavorativo e di impostare la mente ad un “periodo lavorativo”.
    Grazie per tutti i suggerimenti!
    nadia

  14. I trucchi che uso io:

    – alzarmi insieme al mio compagno che deve uscire per andare in ufficio e fare colaizone con lui (che, oltre che piacevole, è un modo per non restare a letto fino a tardi)
    – vestirmi come se dovessi uscire
    – la sera, scrivere la lista delle cose che devo fare il giorno successivo.

    Il mio problema sono i tanti momenti di distrazione in cui scivolo a leggere in quà e là sulla rete in orari in cui dovrei stare concentrata (tipo ora!).

    Complimenti per il sito, è interessante

    • Grazie Gabriella,

      i tuoi consigli possono essere utili anche ad altre persone!

      Per le distrazioni via internet ci sono strumenti che misurano il tempo che passiamo sui Social (es. Facebook) o a navigare…così giusto per renderci conto del tempo che dedichiamo a queste attività :-)

      Grazie anche per i complimenti!

      Alberto

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