Home | Imprenditore | Litigare o risolvere le controversie con il vostro partner commerciale? La nuova mediazione può essere la soluzione (seconda parte)
litigare-o-risolvere-le-controversie-con-il-vostro-partner-commerciale-la-nuova-mediazione-puo-essere-la-soluzione-Monica-Selvini

Litigare o risolvere le controversie con il vostro partner commerciale? La nuova mediazione può essere la soluzione (seconda parte)

Nell’articolo precedente (Litigare o risolvere le controversie con il vostro partner commerciale? La nuova mediazione può essere la soluzione – prima parte) sono stati illustrati i vantaggi della nuova mediazione.

Resta ora da vedere più in dettaglio il procedimento di mediazione.

Due sono le tipologie di mediazione, quella obbligatoria e quella facoltativa. La mediazione obbligatoria, prevista a pena di improcedibilità della domanda giudiziale o arbitrale introdotta a seguito del mancato raggiungimento dell’accordo, sussiste:

  1. con riferimento alle controversie aventi ad oggetto determinate materie stabilite nel Decreto (condominio, diritti reali, divisione, successione, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno da responsabilità medica e da diffamazione, contratti assicurativi, bancari e finanziari); 
  2. qualora la richieda il giudice, anche in fase di appello, prima del passaggio della causa in decisione;
  3. qualora il contratto, lo statuto o l’atto costitutivo dell’ente prevedono una clausola di mediazione.

In tutti gli altri casi essa è facoltativa, ovvero rimessa alla scelta discrezionale delle parti al momento del sorgere della controversia.

Il tentativo di mediazione deve essere svolto avanti uno degli Organismi di mediazione secondo le disposizioni del decreto in commento, oppure, in alternativa, qualora si verta in materia finanziaria o bancaria, rispettivamente secondo il procedimento di conciliazione presso la Camera Consob (ex D.lgs. n. 179/2007) e il procedimento davanti all’Arbitro Bancario Finanziario (ex D.lgs. n. 385/1993).

Nel corso del primo incontro il mediatore informa le parti su cosa è il procedimento di mediazione e insieme a loro sonda la possibilità di raggiungere un accordo e quindi proseguire il procedimento.

Punti chiave della nuova mediazione sono:

– la “non obbligatorietà”, nel senso che nei casi di mediazione obbligatoria, ciò che è richiesto è la prova che il tentativo di mediazione è stato effettivamente svolto, ovvero che è stata depositata istanza di mediazione avanti ad un Organismo di mediazione e che si è tenuto il primo incontro avanti al mediatore, non occorrendo invece il raggiungimento per forza di un accordo;

– l’assistenza obbligatoria dell’avvocato, in quanto al primo incontro e durante tutta la procedura le parti devono essere assistite da un legale;

– la competenza territoriale dell’organismo di mediazione del luogo del giudice territorialmente competente per la controversia;

– la discovery, nell’istanza di mediazione la parte deve descrivere le circostanze di fatto che consentono al mediatore di fornire assistenza alle parti nel raggiungimento dell’accordo e non vi è obbligo di depositare alcun documento, tuttavia tutto ciò che viene depositato verrà messo a disposizione della controparte.

Il  procedimento di mediazione si deve concludere entro tre mesi dal deposito della domanda, con un verbale al quale viene allegato il testo dell’accordo raggiunto oppure, nel caso di mancato accordo, il testo della proposta di conciliazione formulata dal mediatore.

L’accordo costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, l’esecuzione in forma specifica e l’iscrizione di ipoteca giudiziale, se sottoscritto dalle parti e dagli avvocati oppure, in alternativa,  se omologato dal Tribunale.

Una ragione in più per utilizzare questo strumento.

About Monica Selvini

Aree di competenza: Avvocato specializzato in Contenzioso, Diritto civile e societario, Diritto fallimentare.

Check Also

organizzazione e delega nelle piccole imprese

Organizzazione e Delega nelle Piccole Imprese: Serve davvero?

Perchè un imprenditore che guida una piccola impresa dovrebbe preoccuparsi di organizzazione e delega? Perchè ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

4 × due =

Show Buttons
Hide Buttons

Vuoi diventare IMPRENDITORE?

Scarica l'EBook OMAGGIO "Libera l’Imprenditore che c’è in te!"

Un e-book adatto a chiunque abbia un Sogno Imprenditoriale, un’idea sulla quale voglia sviluppare un proprio business ma anche a chi aspira concretamente a divenire Imprenditore, oppure, a chi è già uno Startupper o un Neo Imprenditore.