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Parlare efficacemente in pubblico

Vuoi avviare una qualunque impresa di successo?
Sappi che oggi una delle caratteristiche fondamentale è quella di saper “Parlare efficacemente in Pubblico

Parlare con i potenziali Clienti, parlare con i fornitori, parlare con i collaboratori … se hai l’obiettivo di influenzare “minimamente” gli altri, devi sviluppare le tue competenze in questa disciplina.

E non servono  anni ed  anni di corsi e di pratica. Come succede per tantissime altre discipline, saper utilizzare adeguatamente le basi fa una differenza micidiale!

E quali sono le basi per “Parlare efficacemente in Pubblico”? Soprattutto, chi sono io che scrivo per sostenere questa tesi?

Brevemente, sono Franco Pieracci e, nel 2012, sono stato Campione Italiano di Public Speaking alla First Italian Toastmasters Conference; se ritieni questo è sufficiente, possiamo proseguire. Ed ecco  le mie indicazioni.

Per “Parlare efficacemente in Pubblico”, le basi sono essenzialmente quattro:

1 – Stabilisci l’obiettivo del tuo intervento e fallo nel modo più specifico possibile; ti serve a strutturare e indirizzare il discorso verso quell’obiettivo e, soprattutto, per verificare se il tuo discorso è stato efficace. Poniti la domanda: “Che cambiamento mi aspetto, nella mia audience, dopo il mio discorso?”.

2 – Utilizza bene l’introduzione e la conclusione del discorso: l’introduzione ha lo scopo di ottenere l’attenzione da parte del tuo pubblico , la conclusione ha quello di renderlo memorabile e sia l’introduzione sia la conclusione hanno lo scopo di sottolineare il tuo obiettivo. Puoi porti la domanda: “In che modo posso introdurre e concludere il mio discorso?”.

3 – Conosci bene la tua audience: nella tua professione (come faccio io nella mia) utilizzi un gergo particolare e sei a conoscenza di certe informazioni e non di altre: Poniti le domande: “Cosa si aspettano da me?  Fino a che livello posso spingermi, con il mio gergo? Di quali informazioni sono già conoscenza (ed è inutile che ripeta) e quali invece ignorano (e quindi vorranno apprendere)?”.

4 – ultimo – ma non meno importante – “LESS IS MORE”: tratta pochissimi argomenti  (2 o 3 al massimo,  In funzione del tuo obiettivo) e fallo con tanti particolari, raccontando con esperienze personali (tue o di altri), con un linguaggio vivido e che coinvolga tutti i sensi, con delle storie e metafore; so che non è facile limitare il numero di argomenti (non lo è neanche per me): abbiamo veramente tante cose da offrire ed è una tentazioni molto o grande. Basta resistere!.

Ti ho presentato alcuni dei miei “segreti”! Certo, c’è dell’altro, ma quando avrai acquisito sufficiente maestria nella basi puoi fare veramente la differenza, quando Parli in Pubblico. Ed ogni tuo obiettivo, personale o professionale, sarà completamente a tua portata di mano

Per approfondire l’argomento:

http://www.publicspeakingpermanager.com/landing/public_speaking.php

http://www.publicspeakingpermanager.com/landing/scrivere_discorso.php

 

About Franco Pieracci

Aree di competenza: Public speaking

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2 commenti

  1. Ciao Franco.

    Per anni ho improvvisato quasi tutto, andando anche piuttosto bene ;)

    Devo però ammettere che, da quando scrivo, provo e riprovo la parte (sempre senza andare a memoria) l’impatto è BEN DIVERSO.

    Ora come ora per me la preparazione del discorso, ove possibile, viene prima di tutto.
    Saperla lascia spazio all’improvvisazione “mirata”, mentre prima il rischio era sempre quello di partire per la tangente.
    Un canovaccio, 3/4 punti ben chiari e un obiettivo di performance danno quella marcia in più che pochi, fortunatamente, posseggono.

    E poi il TM aiuta moltissimo e lo consiglio a tutti.

    A presto!

  2. Ciao Davide,

    grazie per il tuo commento e – ovviamente – anch’io consiglio TM, di cui sono membro dal 2006. Certo, il TM richiede tempo e se un manager, un imprenditore o un professionista ha un discorso importante da tenere a breve, può avere bisogno di un’alternativa.
    Ciao, alla prossima!!!
    PS: Hai trovato qualcosa di particolarmente interessante nell’articolo?

    Franco

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