Ti hanno licenziato a causa del perdurare della crisi economica? Non tutto è perduto! Innanzitutto puoi richiedere all’Inps la disoccupazione ASpI e per dieci mesi ricevere una parte di quel che guadagnavi. Non solo: se hai deciso che il lavoro dipendente ma non fa più per te e che ti senti pronto ad aprire un’attività tutta tua, non dovrai più aspettare il termine del periodo di disoccupazione per non rinunciare al sussidio che ti spetta ma potrai aprire la partita IVA fin da subito ed ottenere dall’Inps la liquidazione anticipata, in un’unica soluzione, del sussidio residuo non ancora percepito.
Il tutto grazie al meccanismo poco noto dell’“anticipazione ASpI”, un’indennità in sperimentazione per il triennio 2013-2015 che spetta ai lavoratori dipendenti che siano beneficiari di indennità ASpI o mini ASpI e intendano avviare un’attività di lavoro autonomo o avviare un’attività di auto impresa o micro impresa o associarsi in cooperativa in conformità alla normativa vigente o che intendono sviluppare a tempo pieno un’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente.
Lo scopo dell’”anticipazione ASpI” è quello di finanziare, almeno inizialmente, la nuova attività intrapresa dal beneficiario dell’indennità. In questo modo il lavoratore avrà le risorse necessarie per finanziare gli investimenti iniziali della sua nuova impresa individuale, come, ad esempio, pagarsi dei corsi di formazione utili per intraprendere la nuova attività oppure per acquistare la strumentazione necessaria.
La domanda di anticipazione può essere inoltrata esclusivamente tramite lo sportello telematico del cittadino all’Inps ovvero con intermediazione di un professionista ed entro la fine del periodo di fruizione della prestazione ASpI o mini ASpI e, comunque, entro 60 giorni dall’inizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo o dell’associazione in cooperativa.
La domanda dovrà essere corredata dalla documentazione o da ogni altro elemento che attesti l’assunzione di iniziative finalizzate allo svolgimento dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo quali, ad esempio, la copia del certificato di apertura della partita IVA o dell’iscrizione a Registro Imprese, le prime fatture emesse e la copia del contratto di locazione del locale presso il quale si svolgerà l’attività.
Lo stato della pratica di anticipazione può essere monitorata direttamente sul portale dell’Inps e una volta accertato il possesso dei requisiti per poter fruire dell’anticipazione, quanto spettante verrà accreditato sul conto corrente del richiedente.