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Start Up: essere innovativi ha i suoi vantaggi!

Sostenere l’innovazione ha i suoi vantaggi

Anche se non siete impegnati in prima linea nella c.d. “carica delle start up”, potete usufruire di importanti agevolazioni fiscali sulle imposte dirette sostenendole finanziariamente. Il legislatore ha infatti puntato molto sulla leva fiscale per incrementare la capacità delle start up innovative di attrarre capitali privati.

Per gli anni dal 2013 al 2016, pertanto, a fronte di un conferimento esclusivamente in denaro a favore di una startup innovativa (effettuato in sede di costituzione o successivamente) e mantenuto per almeno due anni (c.d. holding period), l’investitore può usufruire, a seconda che sia:

–          una persona fisica: di una detrazione Irpef annua di un importo pari al 19% dell’investimento effettuato, purchè nei limiti di euro 500.000 per ciascun periodo d’imposta.

Per i soci di s.n.c., s.a.s. e società ad esse equiparate, l’importo per il quale spetta la detrazione è determinato in proporzione alle rispettive quote di partecipazione agli utili e il limite di euro 500.000 è riferito al conferimento effettuato dalla medesima società;

–          una persona giuridica (società di capitali) non start up innovativa: di una deduzione annua dal reddito imponibile IRES di un importo pari al 20% dell’investimento effettuato, purchè nei limiti di euro 1.800.000 per ciascun periodo d’imposta.

Nel caso in cui la detrazione Irpef non trovi capienza o la deduzione spettante ai soggetti passivi Ires superi il reddito complessivo, l’eccedenza non utilizzata può essere “portata in avanti” nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il terzo.

Se l’investimento è effettuato a favore di start up a vocazione sociale o operante nell’ambito del risparmio energetico,  il beneficio è incrementato al 25% al fini IRPEF e al 27% ai fini IRES.

L’agevolazione spetta anche nel caso in cui l’investimento sia effettuato per il tramite di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, che investano prevalentemente in start up innovative.

L’investimento agevolato è consentito per i periodi di imposta 2013-2016 solo se per ciascuno di essi l’importo complessivamente ricevuto dalla start up non ecceda euro 2.500.000; nel caso in cui la start up innovativa dovesse ricevere in un periodo d’imposta agevolato conferimenti per un importo eccedente il limite suddetto, tutti i soci che hanno effettuato il conferimento in tale periodo non avrebbero diritto ad alcuna deduzione/detrazione, neanche per la parte proporzionalmente corrispondente al conferimento effettuato fino a concorrenza di euro 2.500.000.

Inoltre, per poter usufruire di tali agevolazioni fiscali, l’investitore deve farsi rilasciare dalla start up innovativa e conservare:

–          una certificazione che attesti il non superamento del limite dei 2,5 milioni di euro di investimenti ricevuti nel periodo d’imposta;

–          una copia del piano di investimento (business plan) contenente informazioni sull’attività svolta, sui relativi prodotti, sull’andamento, attuale e previsto, delle vendite e dei profitti;

Chi investe in una start up innovativa a vocazione sociale, oltre alla documentazione di cui sopra, dovrà farsi rilasciare una certificazione attestante l’attività svolta.

Se, durante l’holding period, vengono a mancare i requisiti necessari per la qualificazione di “startup innovativa” in capo all’impresa o se l’investitore cede le partecipazioni, anche parzialmente, ma a titolo oneroso, decade l’agevolazione, con l’onere di restituzione delle somme beneficiate maggiorate degli interessi legali.

About Costantino Pesenti

Società: ​PCG - Pesenti Consulting Group  -   Aree di competenza: fiscale, aziendale, societario, start up, procedure concorsuali  -   Interessi: Amministrazione e controllo, finanza aziendale, business networking, fiscalità internazionale

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