Mentre il mercato è concentrato a favorire lo sviluppo delle “idee innovative”, attraverso le c.d. start up innovative, molti più italiani rinnovano con simile ingegno mestieri tradizionali o semplici passioni, altrettanto utili: anche questi si possono avviare in forma d’impresa e con successo.
Nel caso in cui il futuro imprenditore decida di intraprendere l’attività da solo, la forma più semplice ed immediata è quella dell’impresa individuale: per cominciare a “fare impresa” è infatti sufficiente aprire una partita IVA, effettuare l’iscrizione al Registro Imprese con comunicazione della relativa PEC, e, verificati i requisiti/presupposti, aprire la posizione previdenziale all’IVS Commercianti o Artigiani e all’Inail.
L’impresa individuale fa riferimento ad un solo titolare, unico promotore dell’ iniziativa imprenditoriale ed unico ad assumersi la responsabilità del c.d. “rischio d’impresa”; di conseguenza, in caso di incapacità a pagare i debiti contratti nell’esercizio di impresa, l’imprenditore ne risponderà anche con il suo patrimonio personale, presente e futuro. Responsabilità che rischia di essere particolarmente gravosa laddove si superino i limiti dimensionali di “fallibilità” e si sia quindi esposti anche al fallimento. Per questi motivi, la ditta individuale è preferibile per attività che non richiedano grandi investimenti e che comportino rischi limitati.
L’imprenditore individuale potrà avvalersi di dipendenti o collaboratori famigliari. In quest’ultimo caso, sono espressamente previste e disciplinate due “variazioni” al modello tradizionale: l’impresa coniugale e l’impresa famigliare, in cui appunto al coniuge (in regime di comunione dei beni) o ai famigliari (coniuge, parente entro il terzo grado o affini entro il secondo) viene riconosciuta una quota degli utili dell’impresa in cambio della collaborazione prestata nella stessa in via continuativa e prevalente. Entrambe le varianti sopra illustrate permettono di godere di alcuni vantaggi fiscali legati alla suddivisione del reddito d’impresa tra l’imprenditore ed i vari famigliari partecipanti, con riduzione del carico d’imposta complessivo.
Si riepilogano i punti di forza di questo modello d’impresa e gli elementi che possono destare presenti o future criticità e che meritano di essere approfonditi:
Punti di forza | Criticità |
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