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Startup: da un garage al successo (Parte 2 di 2)

Dopo la prima carrellata di casi di “imperi” nati in un garage di un’abitazione, continuiamo con un elenco di esempi simili, anche con nomi meno conosciuti o dei quali si parla meno su questo aspetto.

11) RENAULT

Quarto figlio d’una famiglia di artigiani, Louis Renault fu fin da giovane un grande appassionato di meccanica. A 14 anni attrezza la sua prima officina in un ripostiglio della casa di famiglia di Billancourt. Costruisce la sua prima autovettura a 21 anni, modificando un triciclo De Dion al quale aggiunge la quarta ruota, un cambio a tre rapporti con retromarcia ed una trasmissione cardanica di sua invenzione. Nell’estate dell’anno successivo partecipa ad alcune competizione per “vetture senza cavalli”, ottenendo ottimi piazzamenti ed una vittoria nella Parigi-Trouville, fatto questo che lo incoraggia ad iniziare la costruzione della sua prima automobile, aiutato dal progettista suo amico Jacques Boullaire. E’ stata la prima automobile a guida interna della storia. Per realizzarla, con i suoi fratelli Fernand e Marcel, fonda la società “Renault frères” nel 1899, anche se poi ben presto resta da solo a capo dell’impresa.

12) WAM

Vainer Marchesini, nasce nel 1946 a Soliera, Modena. Dopo un’esperienza lavorativa alla Ime, impresa di costruzione di impianti di betonaggio, a 22 anni decide di mettersi in proprio e apre, in un garage di Ganaceto vicino a Modena, una piccola ditta individuale con soli tre addetti, l’Officina meccanica Marchesini Vainer che produceva, su commessa, coclee tubolari estrattrici da silo per cemento, destinate agli impianti di betonaggio. La produzione e la commercializzazione di questo aggeggio multifunzionale ha portato Marchesini a essere a capo, oggi, di una multinazionale (WamGroup) all’avanguardia tecnologica nella costruzione di macchine utilizzate per la manipolazione dei prodotti in polvere e granuli.

13) GIOCHI PREZIOSI

Enrico Preziosi nasce ad Avellino nel 1948, terzo di tre figli, scappa di casa a 16 anni, fa esperienze lavorative in Calabria, poi a Milano alla Perfetti e alla Philips come venditore. Nel 1977 si mette in proprio con l’attività di grossista di giocattoli, ma questa sua prima attività da imprenditore non funziona. A 30 anni, nel garage di casa, a Baruccana di Seveso, fonda la Giochi Preziosi, oggi seconda impresa europea e quarta a livello mondiale nel settore giocattoli. Il gruppo Giochi Preziosi comprende oggi: Auguri Preziosi, Toys Center, Dolci Preziosi, Easy Shoes, Giocoplast, Grani & Partners, Giordani e Salati Preziosi.

14) PARKER BROTHER – la “mamma” del Monopoli.

La Parker Brothers è una fabbrica di giochi da tavolo e giocattoli, oltre che un marchio, attualmente controllata dalla Hasbro. Tra gli oltre 1800 giochi pubblicati, vi sono i famosi Monopoli e Cluedo. George S. Parker pubblica il suo primo gioco nel 1883 all’età di 16 anni, direttamente dalla sua abitazione a Salem nel Massachussetts, e fonda la George Parker Company, a cui si uniscono poi i due fratelli. Per molti anni George Parker continua a progettare lui stesso la maggior parte dei giochi, scrivendone tutte le regole, ispirandosi in molti casi a importanti fatti di cronaca (Klondike sulla febbre dell’oro in Alasa; War in Cuba sull’allora incombente Guerra ispano-americana…). Dopo aver scartato in un primo momento Monopoli (proposto all’azienda dall’inventore del gioco Charles Darrow….e questa è tutta un’altra storia sul “credere nel proprio obiettivo”!) nel 1935 inizia la pubblicazione di quello che ancora oggi è uno dei giochi in scatola più celebri. Seguono altri successi, tra cui Cluedo e Risiko. Nel 1991 la Parker Brothers viene venduta al gigante del giocattolo Hasbro, e oggi l’eredità dei Parker è portata avanti da Larry Parker, pronipote del fondatore e famosissimo avvocato in California e Arizona.

(Nota sulle origini del Monopoli: nel 1934 Charles Darrow originario della Pennsylvania presenta alla Parker Brother il progetto di un nuovo giocattolo da tavolo, scartato perché ritenuto pieno di errori nelle regole e nella struttura. Darrow con l’aiuto di un amico tipografo riesce a stampare e vendere 5.000 copie del gioco ad un negozio di Philadelphia. La notizia del successo arriva alle orecchie di quei dirigenti che avevano scartato l’idea e che fecero un’offerta a Darrow per acquistare i diritti sul gioco. Ci sono dubbi sul fatto che Darrow abbia inventato da zero il gioco, visto che esistono brevetti antecedenti simili, lui comunque ebbe la tenacia di portare avanti il “sogno”!)

14) MEDTRONICS

La Medtronic è stata fondata da Earl Bakken, ingegnere neolaureato che aggiustava macchinari dell’ospedale della zona,, e suo cognato Palmer Hermundslie nel 1949 a Minneapolis, nel Minnesota, USA.). I due uomini costituirono la loro base in un garage di circa 55 mq con pareti in legno. Gli esordi della compagnia furono difficoltosi: nel primi anno fatturarono 8 dollari per la riparazione di una centrifuga. Nel secondo anno la Medtronic acquisì la rappresentanza per l’Upper Midwest di diversi prodotti medicali e metà degli anni cinquanta la compagnia iniziò a congegnare e costruire propri sistemi medici, tanto che a fine decennio possedeva una propria linea di dieci prodotti. L’incontro con un famoso e innovativo cardiologo dei tempi, portò a sviluppare i migliori pacemaker dell’epoca. Attualmente la Medtronic è un colosso nella tecnologia medica, specializzate nello sviluppo di dispositivi per la cura delle malattie croniche. Presente in America, Europa e Asia, in Italia ha sede a Milano con la Medtronic Italia SpA.

15) MARCO BOGLIONE, da Kappa a Superga.

Marco Boglione è presidente della più piccola multinazionale del mondo nel settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori per lo sport e il tempo libero, la BasicNet. Dopo aver abbandonato gli studi in ingegneria, inizia a lavorare presso il Maglificio Calzificio Torinese, dove diventa dopo breve direttore commerciale e marketing. In seguito nel 1983 inizia nel suo garage a produrre e commercializzare su licenza abbigliamento e accessori con marchi delle principali squadre di calcio, fondando insieme a Luciano Antonino la Football Merchandise Spa. Nel 1995 acquista all’asta l’azienda per cui aveva precedentemente lavorato, il Maglificio Calzificio Torinese, proprietario dei marchi Kappa, RobediKappa e JesusJeans. Costituisce quindi la BasicNet che nel 1999 viene quotata in borsa, e diventa successivamente proprietaria anche dei marchi K-Way e Superga.

16) MARIO VERONESI –dal garage al Distretto Biomedicale di Mirandola

Ex rappresentante di medicinali per una multinazionale americana ed ex farmacista, Mario Veronesi era convinto che i prodotti biomedicali e, in particolare, i prodotti usa e getta sterilizzati all’origine avrebbero potuto rappresentare una innovazione di successo: nel 1962 avvia una produzione artigianale nel garage della sua abitazione, fondando la Miraset con soli tre dipendenti. La Miraset si occupa effettivamente solo dell’assemblaggio di componenti, prodotti su disegno da officine della zona. Nel 1964, con il contributo di alcuni amici muta la ragione sociale dell’azienda in Sterilplast SpA con 15 dipendenti e trasferisce la sede in una struttura appropriata dove inizia a produrre in proprio molti dei componenti necessari. In seguito fonda altre aziende specializzate in diversi settori medici, e contribuisce fortemente allo sviluppo industriale del Distretto Biomedicale di Mirandola. Le aziende fondate da Veronesi sono tuttora esistenti: la Dasco (oggi Gambro Dasco) è uno dei principali stabilimenti della svedese Gambro; la Bellco fa parte del Sorin-Group assieme alla Dideco; la Dar è attualmente Mallinckrodt Dar.

17) LEONARDO DEL VECCHIO -LUXOTTICA

Leonardo del Vecchio nasce a Milano nel 1935, dopo un’infanzia difficile da orfano in affidamento, incentivato allo studio dai proprietari della bottega dove faceva il garzone, si specializza in incisioni metalliche. A 27 anni riesce ad ottenere gratis un enorme garage e capannone abbandonato nel comune di Belluno, di proprietà della regione, con la consegna di avviare un’attività per assumere personale proveniente dalle comunità montane più disagiate. Insieme a due collaboratori inizia a fabbricare occhiali all’italiana, con montature originali artigianali d’eccellenza, incise a mano, e lenti molate da lui personalmente. Vent’anni dopo è una florida azienda e va all’attacco del mercato statunitense, acquistando i tre più importanti marchi Usa e diventando la più potente multinazionale al mondo nel settore della produzione di occhiali. Dal 2002 Luxottica è leader incontrastato.

18) NERIO ALESSANDDRI – TECHNOGYM

Nerio Alessandri nasce a Gatteo (FC) nel 1961, dopo gli studi da industrial designer, fonda, nel 1983, a soli 22 anni, Technogym – a Cesena in Emilia-Romagna. Le prime attrezzature per la palestra, progettate e realizzate direttamente nel proprio garage di casa, sono frutto del suo entusiasmo per lo sport, della passione per la meccanica, assieme al grande amore per il design. La Technogym di Alessandro Neri che, da un garage in provincia di Cesena, è riuscita a imporre nel mondo il passaggio culturale dal fitness al wellness, insegnando agli americani come tenersi in forma, è oggi leader mondiale nei prodotti e servizi per il Wellness e la riabilitazione.

Technogym impiega oltre 1400 collaboratori diretti (con età media di 30 anni) e dispone di 12 filiali in Europa, Usa, Asia e Sud America. Dalla fine degli Anni ‘90 Nerio Alessandri è promotore del progetto sociale Technogym Social Choice, realizzando numerosi progetti per migliorare la capacità motoria di anziani e disabili.

***

Dall’elenco non possono mancare aziende come:

Facebook, fondata da Mark Zuckerberg nella sua stanza ad Harvard; eBay, nata per opera di Pierre Omidyar nel salotto di casa; LinkedIn, creata da Reid Hoffman dal divano della sua abitazione.

E a proposito di start-up nel mondo hi-tech, chi segue il mondo universitario ci tiene a sottolineare che “Le start-up non nascono solo nei garage ma anche nelle università”, e infatti esistono programmi a supporto di stratupper e neo imprenditori in molti poli universitari, che si stanno impegnando anche a realizzare dei veri e propri hub e distretti di start up (un esempio è il nuovo PoliHub del Politecnico di Milano).

A conclusione di questa carrellata, che può anche essere ampliata dai vostri suggerimenti (e vi invito a farlo!), proviamo a pensare anche noi alla sede della nostra start up e azienda come ad un garage della Silicon Valley…o di Milano, di Napoli, di Canicattì, giusto per sentirci più “a casa”, se l’idea del garage californiano ci appare così lontana!

Ho letto da qualche parte che “nel garage non c’è burocrazia, tutti gli strumenti sono condivisi e la creatività e l’informalità regnano sovrani”… non è una questione solo di risparmio o di scarse ambizioni (anche perché abbiamo visto che dai garage sono nate le multinazionali più importanti della storia) ma di concretezza, flessibilità e apertura verso il nuovo. Per un attimo quindi immaginiamoci così, nel nostro garage a dare il via alla nostra impresa, e condividiamo, se ci va, le sensazioni che ne scaturiscono!

 

 

About Nadia Toppino

Aree di competenza: Public Relations, Organizzazione Eventi, Food&Wine blogger, Creatività aziendale - Interessi personali: Food&Wine, Sociale e No profit, Business Networking

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2 commenti

  1. Mauro Contaldi

    Splendido articolo Nadia, è sicuramente fonte di ispirazione ammirare le glorie delle persone che hanno creduto e portato avanti i loro sogni, materializzando il successo.
    Come dico spesso:
    La virtù è nell’animo di chi la contempla.

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