Nella mia attività di Consulenza mi capita purtroppo spesso di incontrare molti piccoli imprenditori che, consapevolmente o meno, sono in grado di sabotare le loro possibilità di successo perché sono vittime di comportamenti o modelli di pensiero errati.
L’imprenditorialità è un mondo in continua evoluzione ed è facile oggi restarne sopraffatti.
Vediamo quindi insieme dieci degli errori più comuni tra i piccoli imprenditori con l’obiettivo di riconoscerli per neutralizzarli:
1. Concentrarsi su troppe cose per volta
Un errore che non dipende dall’esperienza perché riguarda anche imprenditori esperti e navigati.
Cercare di destreggiarsi quotidianamente fra troppe attività non è una buona abitudine. Meglio iniziare ogni giorno con una lista di priorità ben definita, avendo chiaro cosa e come farlo attraverso un programma di lavoro specifico e dettagliato.
2. Subire un sovraccarico di informazioni
La sovrabbondanza di informazioni può risultare negativa perché spesso distrae dalla realtà e dalle attività più importanti.
Riuscire a filtrare accuratamente le informazioni, cercando di tener conto solo di quelle utili ai fini dei propri risultati, è fondamentale.
3. Non mantenere le promesse
Nella piccola impresa mai fare una promessa che non si è in grado di mantenere. A differenza della grande azienda il cliente potrebbe non consentirti di porre rimedio e tenderesti ad offuscare immediatamente la tua reputazione.
4. Avere poca pazienza
Costruire un brand e una reputazione per avere successo richiede tempo e molta pazienza. La gratificazione immediata non è sempre possibile e potrebbe non essere la scelta migliore nel lungo periodo.
5. Incolpare costantemente altri
Nel business moderno, in tutti i settori, le persone che costantemente incolpano altri per rendere meno visibili i propri errori, sono scarsamente apprezzate.
Anche se può essere imbarazzante, ammettere un proprio un errore e porvi celermente rimedio è un atto di responsabilità maggiormente apprezzato. In ogni caso, è oggi impensabile non avere un’elevata reputazione in termini di affidabilità.
6. Scarsa continuità
Restare in attesa del mercato, degli eventi e perdere motivazione non è più pensabile. Migliorarsi deve essere un processo costante.
Il successo va ricercato continuamente, è un grave errore pensare che possa essere lui a trovarti.
7. Mania di perfezione
E’ facile cadere nella trappola di voler perfezionare qualcosa prima di renderlo disponibile ai propri clienti. Questo è in realtà, molto spesso, un enorme spreco di tempo.
Meglio concentrarsi sulla creazione di un “buon prodotto/servizio” e rilasciarlo prima possibile per iniziare quanto prima a fatturare. Ci sarà poi tempo per renderlo “eccezionale”.
8. Pigrizia
La pigrizia è il comportamento più dannoso perché tende a diventare facilmente un’abitudine. Anche se abbiamo partner e collaboratori, l’imprenditore deve essere sempre colui che guida al raggiungimento degli obiettivi.
Tu sei sempre il primo (e spesso l’unico) responsabile del tuo successo.
9. Porsi obiettivi non conseguibili
Per un imprenditore è facile comprendere i numerosi vantaggi dell’avere degli obiettivi. Uno degli errori più grandi però è quello di creare obiettivi che richiedono molti anni per essere conseguiti o di porsi obiettivi oggettivamente irraggiungibili.
Avere obiettivi annuali e conseguirli mese dopo mese, è il miglior modo per rafforzare il successo nelle micro e piccole imprese.
10. Sottovalutare l’impatto della propria Comunicazione
Non avere una strategia e un piano marketing, avere un sito web non professionale, abusare di grafica di pessimo valore, strutturare frasi e comunicazioni in modo improprio, fare offerte inadeguate,….. sono tutti elementi in grado di fornire una pessima impressione di se stessi, della propria impresa e del proprio brand.
Visti i 10 errori, come spesso accade in questi casi, ciò che conta non è dirsi che lo sappiamo ma analizzare se lo facciamo.
Stai commettendo qualcuno di questi errori?
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Sulla “Piccola Impresa“, dello stesso Autore puoi leggere anche:
Concordo con il punto relativo alla comunicazione. Se la comunicazione è sbagliata voul dire che abbiamo sbagliato qualcosa a monte.
E questo qualcosa è il target di riferimento. Qualsiasi azienda che vuole ritagliarsi una fetta del mercato deve avere in mente il proprio target nei minimi dettagli. Altrimenti qualsiasi messaggio che l’azienda divulga rimarrà irrilevante per il potenziale cliente. Se l’azienda non usa il linguaggio del proprio pubblico non riesce ad entrare in sintonia e costruire una relazione con esso, andando di fatto a far crollare le percentuali di vendita. Occorre sapere ogni cosa del cliente tipo, i suoi pensieri, le sue abitudini, le sue esigenze, i suoi interessi e persino come è vestito e che automobile usa. Se non si fa questo passaggio correttamente tutto il resto non può mai essere ottimizzato.