Costruire un team, cercare e assumere i collaboratori non è tema di poco conto per le piccole imprese, perché stiamo parlando di persone che devono aiutarti, concretamente, a costruire o sviluppare il tuo business.
La ricerca e selezione dovrebbe essere un momento sempre emozionante e motivante per un Imprenditore, eppure, sempre più spesso, mi capita di vedere quest’opportunità trasformarsi in qualcosa di faticoso, frustrante, a volte addirittura deprimente.
Questo accade perché l’imprenditore sa che le decisioni sui collaboratori avranno un impatto enorme sulla sua impresa. Il momento socio economico inoltre, non consente più di fare scommesse, la posta in gioco è sempre molto alta.
Per la mia esperienza diretta e indiretta provo a dare qualche suggerimento su cosa evitare e, conseguentemente, su cosa fare per costruire un team.
COSA EVITARE
Concentrarsi troppo sul curriculum vitae
Il fatto che il candidato abbia una buona o adeguata formazione non presuppone automaticamente che sia la persona giusta per quell’attività.
L’esperienza ha i suoi vantaggi ma non sempre è accompagnata dalla voglia di mettersi in gioco e può essere difficile cambiare mentalità.
Un giovane di converso sarà inevitabilmente da formare ma può portare entusiasmo e creatività nel vostro Team.
Farsi condizionare dalla necessità
Se la vostra “pancia” vi sta dicendo che il candidato non è quello giusto per il ruolo o per le relazioni con gli altri collaboratori, ma la ragione vi dice che serve assolutamente qualcuno in quel ruolo in tempi brevi, allora l’ultima cosa che dovete fare è dar retta al cervello.
La “pancia” ha spesso ragione.
Ricorrere agli amici
Certo, è una soluzione veloce e spesso molto semplice da attuare ma se l’amico non sarà poi in grado di fare al meglio il suo lavoro, questo potrebbe costarvi caro in tempo e risorse economiche. Inoltre, ci sono buone possibilità che si distruggano ottime amicizie.
Aspettarsi l’impossibile
Le piccole imprese hanno giustamente budget modesti. Inutile quindi attendersi prestazioni e risultati cui non potete accedere.
Cercate sempre il massimo compromesso tra costo e qualità / capacità / conoscenze / prestazioni.
Fare promesse che non potete mantenere
Siate sempre molto chiari su reddito, premi, ore/disponibilità richiesta, attività e responsabilità che il ruolo richiesto comporta. Indorare la pillola è sempre un boomerang.
Perdere opportunità
Può capitare di fare colloqui per un certo ruolo e trovare in realtà la persona perfetta per un altro ruolo. Se accade, non restate fermi sulle vostre posizioni perché potreste privarvi di una risorsa estremamente importante.
Riflettete, rielaborate, ripensate ma non fate passare quel treno perché potrebbe non ritornare.
Rassegnarvi
Trovare le persone giuste può risultare un processo lungo ed estenuante che può rendervi a un certo punto cinico e pessimista ma non dovere mollare.
La vostra crescita e la vostra serenità dipendono anche dai vostri collaboratori. Insistete!
Decidere autonomamente
Pessimi candidati potrebbero comunque fare un buon colloquio e ottimi candidati sbagliare completamente il primo incontro.
Fate più colloqui e fate incontrare il vostro candidato con altri collaboratori o vostre persone di fiducia o consulenti specializzati in selezione di risorse umane (budget permettendo).
Altri pareri vi aiutano a vedere e valutare con occhi diversi e, soprattutto, a rilevare eventuali incongruenze nel candidato.
Bene, visto cosa non fare per costruire un team, chiudiamo questa prima parte.
Nel prossimo articolo vedremo i suggerimenti su cosa fare.
Fabrizio Diluca
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Tasto dolente per molti settori artigianali dove l’ imprenditore che lavora in regola non è tutelato dagli abusivi, dai lavoratori in nero. Per quanto bravo possa essere il collaboratore, colmare il divario con la concorrenza sleale o anche semplicemente con l’ assurdità dei contribuenti minimi, è praticamente impossibile.
Caro Ezio, per quanto possa comprendere il senso del tuo commento, il tema dell’articolo non è il regime fiscale o la concorrenza sleale da parte di abusivi o di chi ha lavoratori in nero ma solo come scegliere un buon collaboratore…
In ogni caso, dal mio punto di vista, quel tipo di concorrenza non si combatte con eguale atteggiamento o competendo sul prezzo ma differenziandosi e trovando elementi di unicità per i quali si compete solo su migliore qualità e quindi un diverso e più elevato valore delle soluzioni proposte.
Ovviamente, trovando il giusto target a cui proporsi.
Un abbraccio
Fabrizio
Pillole di saggezza. ottimo post
Grazie Davide :-)
tema sempre delicato da affrontare quando si tratta di piccole imprese. qui viene fatto nel modo migliore. ottimo post.
Grazie Martina :-)