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Multitasking o? monotasking?

Multitasking o… monotasking?

Viviamo in un mondo sempre più ricco di informazioni e di input esterni ma noi abbiamo sempre meno tempo. Ci vengono proposte tante soluzioni per essere sempre più multitasking ed efficienti, ed in questo la tecnologia dovrebbe darci una mano.

Sembra tutto perfetto se non fosse che quando capita di conoscere persone realmente di successo scopriamo che la loro forza non è essere multitasking, spesso neanche maneggiano tecnologia o altro! Queste persone anzi hanno la caratteristica di essere molto efficienti proprio in quanto mono-tasking, cioè si occupano di una cosa alla volta, ma in questo esprimono la massima attenzione, cioè dedicano tutte le loro risorse, in quel dato momento, ad affrontare quel problema, ad ascoltare il loro collaboratore o cliente, ecc.

In particolare, quando la loro attenzione si rivolge ad un collaboratore o cliente, lo valorizzano prima di tutto come persona, esprimono un reale interesse per quello che gli viene detto e per le opinioni altrui, hanno grandi doti di ascolto e sanno mettere l’altro in quello stato di fiducia che permette la massima trasparenza nel dialogo. Sono tutto tranne che multitasking. Come vi sentite se il vostro interlocutore, mentre voi parlate, guarda il suo ipad, legge le mail e magari vi interrompe continuamente per rispondere alle telefonate?

Ecco allora tre consigli per essere mono-tasking, essere più efficienti e davvero esprimere il massimo dalle persone che avete di fronte:

1) Eliminate le distrazioni: spegnete i telefoni ed il programma di posta elettronica, scegliete un ambiente silenzioso e, se gli argomenti lo richiedono, il più possibile riservato, allontanatevi dal pc, nascondete il telefono in modo che non vediate il video, per evitare distrazioni con messaggi in arrivo e, se avete una segretaria, chiedetele di non essere disturbati;

2) Definite prima la durata del colloquio: prima di iniziare l’incontro chiarisci subito quanto tempo hai a disposizione per il tuo interlocutore (es. ho 60 minuti…) e chiedi a lui se ritiene il tempo necessario. Nel caso in cui il tempo disponibile non sia sufficiente conviene fissare un nuovo incontro durante il quale dare la massima attenzione e disponibilità. Se la questione è urgente, dedicare tutto il tempo a disposizione e poi fissare una riunione di follow-up per gli aspetti che non si ha avuto il tempo di trattare;

3) Chiedete e ascoltate! Ponete domande per capire la causa principale del problema e poi ascoltate con reale interesse. Cercate di capire anche quello che non viene detto, fino a capire davvero la causa principale, e spesso non è la prima che viene detta. Non proponete soluzioni se prima non avete capito la reale preoccupazione del vostro interlocutore. Osservate i gesti, il tono della sua voce, le pause, ecc. per capire i momenti di tensione, di ansia, le emozioni che ci sono dietro le parole espresse. Per fare tutto questo sarà richiesto un grado altissimo di attenzione.

Tutto ciò renderà più efficiente il vostro tempo, ma al tempo stesso massimizzerà anche la qualità dei vostri rapporti umani. Sempre più oggi il fare business è legato anche al rapporto di fiducia che si crea tra interlocutori (collaboratori, client, ecc.) e quindi meglio essere mono-tasking con ottimi rapporti umani, che freddi automi multitasking :-)

 

About Alberto Baruffaldi

Società: fd research group srl  -  Aree di competenza: Controllo di Gestione, Finanza Aziendale e Business Development  -   Interessi: Coaching, No Profit, Business Networking e nuove tecnologie.

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