Il Decreto “Artbonus” (D.L. n. 83/2014) ha introdotto, per il triennio 2014-2016, un’ importante agevolazione fiscale in favore delle imprese alberghiere che effettuano interventi di ammodernamento e riqualificazione delle proprie strutture, ai fini di rilanciare il turismo in Italia ed accrescere così la propria competitività (e quella del Bel Paese).
A tal fine, sono stati stanziati 20 milioni di euro per l’anno 2015 e 50 milioni per gli anni dal 2016-2019, che saranno distribuiti agli imprenditori alberghieri sotto forma di un credito d’imposta, che tuttavia verrà loro riconosciuto secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande sul portale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo(c.d. “click day”).
In particolare, potranno beneficiarne le imprese già esistenti al 01.01.2012 gestite in forma imprenditoriale, quindi dovrebbero rientrare tutti i titolari di redditi d’impresa, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato.
Il credito d’imposta sarà riconosciuto nella misura del 30% delle spese sostenute e fino ad un massimo di € 200.000 euro per il triennio sopraindicato; una quota di questo importo, pari a non oltre il 10% del limite massimo complessivo, può essere destinata all’acquisto di mobili e componenti d’arredo, purchè “nuovi” e conservati nella medesima struttura cui devono essere destinati, fino al secondo periodo d’imposta successivo a quello di riconoscimento dell’agevolazione.
Tra gli interventi agevolabili rientrano quelli di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ma anche: eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica.
Sarà quindi opportuno distinguere quegli interventi che possono beneficiare di altre agevolazioni fiscali più convenienti, come quella del 65% per il risparmio energico, ovvero considerare il vantaggio di utilizzare il credito così riconosciuto in compensazione di altri debiti tributari, oltre l’Ires, e contributivi.
Ecco qui di seguito, sinteticamente, le caratteristiche del bonus:
Struttura alberghiera oggetto degli interventi | Struttura aperta al pubblico con almeno 7 camere per il pernottamento degli ospiti, a gestione unitaria e con servizi centralizzati, che fornisce alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere situate in uno o più edifici (alberghi, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi) |
Spese agevolabili | Spese sostenute (in base al criterio di competenza) nei periodi d’imposta 2014 – 2015 -2016 |
Limite massimo di spesa per ciascun soggetto richiedente | € 666.667 |
Credito d’imposta massimo complessivo | € 200.000 (=30% di € 666,667) in 3 quote annuali di pari importo ed utilizzato entro 10 anni |
Documentazione necessaria | ATTESTAZIONE relativa all’effettività del sostenimento delle spese, rilasciata alternativamente da:- il presidente del collegio sindacale;- un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali; – un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro; – il responsabile del CAF. |
Obblighi dichiarativi per il riconoscimento | va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta per il quale è concesso: consultare le Istruzioni per la compilazione dell’Unico 2015 pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, alla voce Riqualificazione strutture ricettive turistico-alberghiere. |
Dal 15 Settembre sarà possibile registrarsi e pre-compilare la domanda, munita degli allegati, tramite il portale dei procedimenti messo a disposizione dal Mibact: https://procedimenti.beniculturali.gov.it.
Il click day partirà alle ore 10:00 del 12 ottobre 2015 e resterà aperto sino alle ore 16:00 del 15 ottobre 2015. L’elenco dei più veloci, secondo il “crono-programma” del MIBACT sarà pubblicato il 16 dicembre.