C’era una volta il contratto a tempo indeterminato: tutti ambivano a sottoscriverne uno e ad essere felici “per sempre”. Oggi la situazione è nettamente cambiata: elevata pressione fiscale, disoccupazione in costante crescita e mercato del lavoro bloccato hanno come conseguenza che, difficilmente, a un giovane che vuole inserirsi nel mondo del lavoro è proposto un contratto che non sia uno stage mal retribuito o a tempo determinato. Ed è proprio in una situazione come questa che molti decidono di giocarsi le proprie carte avviando un’attività in proprio.
In particolare, se lo startupper individuale – sia esso un piccolo imprenditore individuale o un professionista:
- non ha esercitato attività d’impresa o professionale (anche in forma di impresa famigliare o associata) negli ultimi tre anni e
- vuole avviare un’attività nuova, quindi che non costituisca, in alcun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo
può optare in sede di inizio attività per uno dei regimi fiscali agevolati, i quali oltre al pagamento di minori imposte, prevedono numerose semplificazioni in termini di adempimenti contabili e fiscali che permettono di ridurre anche il costo del commercialista.
I regimi sono:
- il regime delle nuove iniziative produttive;
- il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità.
Ciò che li accomuna è la tassazione nettamente inferiore rispetto a quella media applicata agli altri contribuenti (viene adottata un’aliquota rispettivamente del 10% e del 5%, contro quelle Irpef che vanno dal 23% al 43% o Ires del 27,5%).
Per poter optare il regime delle nuove iniziative produttive, oltre ai due requisiti sopra indicati, l’imprenditore o il professionista:
- non deve realizzare nei primi tre anni ricavi annui superiori ad euro 30.987,41 (per attività di servizi) ovvero euro 61.974,83 (per le altre attività);
- deve adempiere regolarmente agli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi.
Tale regime ha una durata triennale, decorsa la quale il contribuente passerà a tassazione ordinaria oppure, se in possesso dei requisiti, potrà optare per l’adesione al regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile.
Il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità può invece essere optato, previa verifica dei due requisiti già citati, quando:
- non si conseguono ricavi, ragguagliati all’anno, superiori a 30.000 euro;
- non si acquistano beni strumentali per un importo superiore a 15.000 euro;
- non si sostengono spese per lavoratori dipendenti o collaboratori non occasionali e non si effettuano esportazioni.
La sua durata, se mantenuti i requisiti sopra indicati, è quinquennale con possibilità di mantenimento dello stesso fino al 35° anno di età.