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Mettersi in proprio: farsi il sito web da soli, 5 errori da evitare
Mettersi in proprio: farsi il sito web da soli, 5 errori da evitare

Mettersi in proprio: farsi il sito web da soli, 5 errori da evitare

Per una startup e per chi decide di mettersi in proprio la necessità di avere un sito web per iniziare ad essere presenti online può portare almeno inizialmente a valutare di farsi il sito web da soli.

Molte delle cose elencate sotto possono sembrare usuali, tuttavia nell’esperienza reale mi è capitato di trovare spesso situazioni nelle quali anche questi elementi minimi vengono sottovalutati, arrivando a creare problemi successivamente, soprattutto quando si cresce professionalmente.

Posto che prima della realizzazione del sito dovrebbe essere stata definita una strategia marketing e di conseguenza una strategia specifica per il web marketing, vediamo quali sono gli errori più comuni nella gestione e creazione di un “sito web fai da te”

Ecco i 5 errori da evitare quando si decide di farsi il sito web da soli

  1. Usare una piattaforma “gratuita” per realizzare il sito
  2. Non avere un menu chiaro, in posizione visibile e facile da navigare
  3. Non usare un template responsive
  4. Non attivare le statistiche di navigazione
  5. Non avere una pagina con informazioni di contatto chiare e numero di telefono cliccabile

Vediamoli nel dettaglio

1. Usare una piattaforma “gratuita” per realizzare il sito

Facendo una semplice ricerca online si possono trovare diverse piattaforme che ci consentono di farsi il sito web da soli e gratuitamente e in pochi minuti, o almeno così sembra! Il tranello in cui si cade è avere l’illusione che una volta attivata la piattaforma, sia già tutto pronto. In realtà viene fornito un contenitore vuoto da riempire, bisogna quindi avere già pronti i contenuti testuali e le immagini da inserire, oltre al proprio logo e un’idea di grafica e impostazione generale. Un bel lavoro in termini di tempo, ma che rimane almeno per la parte di contenuti effettivamente a costo 0.

Posto che ci siano i contenuti da inserire, c’è una valutazione importante da fare in merito a queste piattaforme. Ho usato volutamente le virgolette sulla parola “gratuita” poichè dietro alla gratuità di piattaforme come Wix, One&One, Jimdo ecc si nasconde uno scotto da pagare molto alto nel momento in cui si decide di passare a sistemi professionali come ad esempio WordPress o Joomla.

Non è possibile infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, spostare i contenuti del sito web verso una differente piattaforma, se non riportando tutto a mano e quindi investendo ulteriore tempo in questa attività. Esatto, bisogna ricominciare tutto da capo; si è a tutti gli effetti “ostaggio” della piattaforma.

 

2. Non avere un menu chiaro, in posizione visibile e facile da navigare

Così come il logo, anche il menu è un elemento fondamentale nella struttura del nostro sito, e deve tassativamente essere visibile e chiaro, con voci parlanti e il più possibile semplice da comprendere per gli utenti. Certo, è possibile usare la creatività, ma è bene non farsi prendere dal guizzo creativo e soprattutto non utilizzare parole che siano fuorvianti o dubbie.

Il menu è la “mappa” che le persone useranno per trovare il più velocemente possibile quello che sta cercando sul nostro sito, dobbiamo facilitarli nel compito il più possibile, o si stuferanno ed usciranno dal sito, vanificando i nostri sforzi.

Mi è capitato su siti di istituzioni pubbliche di far prima a cercare su google una certa parola chiave abbinata al  nome del sito piuttosto che arrivare alla pagina che stavo cercando dal menu… Se succede questo è decisamente un problema. In generale, la regola d’oro da seguire è che un utente deve poter arrivare all’informazione che sta cercando nel minor tempo possibile e con la minore fatica possibile. Anche con un sito web fai da te è necessario quindi studiare ed impostare un menu che sia facilmente usabile e comprensibile, soprattutto se il nostro target non è a conoscenza dei termini tecnici usati nella nostra professione.

 

3. Non usare un Template responsive

Spieghiamo velocemente il significato di queste due parole: Template è in parole povere il “vestito” del nostro sito web, quello che vediamo quando navighiamo. Responsive significa che questo “vestito” si adatta a qualsiasi dispositivo con cui si sta visualizzando il sito: computer, tablet, smartphone.

Significa che il sito è sempre lo stesso, e sono i contenuti si dispongono con una forma diversa a seconda della forma, orientamento e dimensione dello schermo da cui si visita. Cellulare visto in verticale o orizzontale, computer portatile, tablet ecc hanno ognuno la propria forma e la propria risoluzione, diversa tra di loro, e il sito si adatta e trasforma per essere visto ed utilizzato perfettamente da tutti questi dispositivi.

Sempre nell’ottica di facilitare la navigazione e di renderla semplice, oggi un sito web deve essere provvisto di un template responsive, per consentire ai numerosi utenti che navigano da dispositivi mobili e con mille risoluzioni diverse di vedere sempre i nostri contenuti in modo chiaro e senza fare fatica dovendo ingrandire e spostarsi con le dita sullo schermo per navigare.
Importantissimo quindi non tralasciare questo elemento tecnico prima di farsi il sito web da soli, pena non essere visibili per la maggioranza delle visite! C’è da dire che oggi è praticamente impossibile non avere a disposizione un template responsive, tuttavia abbiamo riscontrato alcuni casi anche di siti web sviluppati recentemente che non ne erano provvisti, una verifica in più non fa male. Come verificare se il sito ha un template responsive ed è “amico” dei dispositivi mobile? A questo link è possibile fare un test gratuito!

 

4. Non attivare le statistiche di navigazione

Di enorme importanza è la possibilità di avere accesso a delle statistiche di navigazione (la piattaforma più conosciuta è Google Analytics ma ce ne sono diverse altre sia gratuite che a pagamento) e poter monitorare e analizzare il comportamento dei visitatori del nostro sito.

Quanti sono questi utenti? Da dove arrivano? Che pagine hanno visitato? Per quanto tempo? Possiamo rispondere a queste domande solo se abbiamo delle statistiche di navigazione attive, altrimenti possiamo solo ipotizzare.

Avendo dei dati possiamo poi con il tempo capire come si comportano gli utenti, e adattare la nostra comunicazione e il nostro sito web  efficace non a quello che pensiamo o ipotizziamo noi, ma a quello che fanno realmente gli utenti, rendendo il sito molto più efficace. Possiamo inoltre capire se le campagne Marketing abbiamo attivato sono efficaci o meno: se durante una campagna attiva non arrivano visite al sito, o le persone atterrano ma escono subito…C’e qualcosa che non va!

Tornando brevemente alle piattaforme gratuite, non è detto che tutte consentano di attivare le statistiche (o che quanto meno lo consentano gratuitamente), e non è detto che le statistiche fornite siano complete come quelle di altri provider come Google Analytics. Anche questo fattore è molto importante quando si decide di farsi il sito web da soli: una piattaforma gratuita è adatta come soluzione temporanea, tuttavia va valutato se ne valga davvero la pena perchè perdersi anche i dati di navigazione iniziali potrebbe essere un problema.

5. Non avere una pagina contatti con informazioni di contatto chiare e numero di telefono cliccabile

Dico sempre che la pagina contatti su un sito deve essere come il bagno nei bar… In fondo a destra! Come il logo, anche la pagina contatti viene posizionata convenzionalmente sempre nelle stesse posizioni (tipicamente in fondo a destra) nei menu dei siti web, per rendere più facile possibile identificarla e raggiungerla. Nasconderla in un sotto menu, chiamarla in un altro modo che non sia più che chiaro, renderla complicata da trovare e magari raggiungibile non da tutto il sito ma solo da alcune pagine è un grave errore.

Oltre al posizionarla in modo visibile e chiaro, la pagina contatti deve tassativamente contenere TUTTI i contatti necessari e disponibili, per fare in modo che le persone decidano come preferiscono contattarci. Sono una persona all’antica che vuole usare il telefono? Deve esserci il numero di telefono, di cellulare o il numero verde. Sono una persona timida e voglio comunicare via email? Indirizzo mail esplicito. Voglio essere ricontattato? Ci deve essere un form di contatto che posso compilare per lasciare i miei dati.

Deve essere sempre tutto pensato per facilitare l’azione di contatto, per renderla immediata e veloce, altrimenti il rischio di perdere delle opportunità diventa concreto.

Importantissimo poi sui numeri di telefono, devono essere cliccabili, per favorire la chiamata direttamente da dispositivi mobili; perchè rendere un contatto più complicato di quanto possa essere? Se voglio chiamare, mi basta cliccare sul numero e parte la chiamata, velocizzo e semplifico il contatto!

Far partire la tua attività e mettersi in proprio significa anche ipotizzare di farsi il sito web da soli, adesso sai come evitare degli errori che potrebbero costarti caro!

Michela Fauda

 

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About Michela Fauda

Società: fd communication team - Aree di competenza: Web, Comunicazione, graphic design, Project Management - Interessi: Business Networking, Formazione, Crescita Personale, Fotografia

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