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Quando parliamo di carattere in termini di brand non intendiamo di certo la personalità bensì il lettering (font) utilizzato.
Spesso accade che anche nelle maggiori aziende, nel processo d’ideazione di un nuovo brand, si scelga di utilizzare un carattere di uso comune (arial, helvetica, verdana) piuttosto che qualcosa di nuovo e meno diffuso.
Questo accade perché si punta a richiamare qualcosa di già conosciuto e largamente utilizzato perché risulti famigliare al consumatore finale.
E’ invece dimostrato che per essere originali e differenziarsi dai più è bene crearsi, quando risulta possibile, un carattere unico e personale.
Esempi da citare sono COCA COLA, il cui carattere è diventato ormai il “carattere coca-cola” oppure il brand VAIO ideato dalla SONY con un proprio specifico font.
Ci sono molti casi in cui invece si sceglie di modificare un font già esistente o semplicemente si associa un segno iconico particolare ad un carattere di uso comune.
Grandi aziende come GOOGLE o EBAY si sono “limitate” ad associare specifici colori a font molto diffusi puntando sulla semplicità e realizzando con il tempo brand UNICI.
Non tutte le aziende, però, accompagnano il proprio logo grafico ad un lettering specifico, aziende come APPLE o NIKE non utilizzano lettere nel proprio brand restando comunque tra i leader mondiali del proprio settore.
Libri per approfondire
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Mandateci il link e saremo felici di farlo vedere ai lettori dell’articolo :-)
